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La celebrazione della Parola e l'ambone

La celebrazione della Parola nelle comunità neocatecumenali


ambone cammino neocatecumenale
Ambone
Grande rilievo ha la proclamazione della Parola di Dio nella Messa, nella quale viene preparata la mensa sia della parola di Dio che del Corpo di Cristo.

Lo Statuto del Cammino Neocatecumenale riconosce, come bene spirituale, anche la celebrazione della Parola di Dio.

Ciascuna comunità neocatecumenale ha settimanalmente una celebrazione della Parola di Dio (art. 11§1 dello Statuto), secondo i temi indicati Orientamenti alle Èquipes di Catechisti per ogni tappa del Cammino Neocatecumenale.

L’ambone luogo della proclamazione della Parola di Dio

Questa attenzione all’ascolto della Parola, alla celebrazione comunitaria, al leggere la propria vita alla luce della Parola proclamata, ha prodotto anche una conformazione spaziale e architettonica dello spazio celebrativo nel quale il luogo della proclamazione della Parola di Dio, l’ambone, risalti nella sua importanza.

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Ambone della parrocchia di Scandicci (FI)
L’Ordinamento Generale del Messale Romano indica l’ambone come luogo della proclamazione della Parola. L’importanza della parola di Dio esige che vi sia nella chiesa un luogo adatto dal quale essa venga annunciata, e verso il quale, durante la Liturgia della Parola, spontaneamente si rivolga l’attenzione dei fedeli (OGMR, n. 309).

Nella celebrazione settimanale della Parola e nella celebrazione Eucaristica l’ambone viene sistemato al centro dell’assemblea, in relazione spaziale con la sede del presidente e con l’altare. L’introduzione all’ultima edizione italiana del Lezionario specifica che si deve pertanto far sì che, secondo la struttura di ogni singola chiesa, l’ambone si armonizzi architettonicamente e spazialmente con l’altare (Prenotanda, Lezionario festivo A, n. 32).

Conviene che tale luogo generalmente sia un ambone fisso e non un semplice leggio mobile. L’ambone, secondo la struttura di ogni chiesa, deve essere disposto in modo tale che i ministri ordinati e i lettori possano essere comodamente visti e ascoltati dai fedeli (OGMR, n. 309).

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Tale collocazione, al centro, tra la sede e l’altare permette di intuire la relazione con l’autorità del presbitero alla sede, cui compito è ammaestrare e aprire abbondantemente i tesori della Parola ai fedeli. Nel rapporto con l’altare si riconosce la duplice mensa, della Parola e del Corpo e Sangue di Cristo, cui i fedeli attingono nella celebrazione Eucaristica.

Come adornare l’ambone

Per l’importanza che si è appena evidenziata è importante che l’ambone, tenuta presente la sua struttura, venga sobriamente ornato in modo stabile o in determinate occasioni, almeno nei giorni solenni (Prenotanda, Lezionario festivo A, n. 33). I fratelli delle comunità neocatecumenali abitualmente ornano l'ambone con drappi ricamati, ponendo davanti ad esso un vaso di fiori basso e, a fianco ad esso la croce astile.

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Perché l’ambone possa servire in modo adeguato alle celebrazioni, abbia una certa ampiezza, giacché talvolta vi devono stare più ministri insieme. Si deve, inoltre, curare che i lettori dispongano sull’ambone di una illuminazione sufficiente per la lettura del testo e possano servirsi, secondo l’opportunità, dei moderni mezzi tecnici perché i fedeli li possano comodamente sentire. (Prenotanda Lezionario festivo A, n. 34)

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