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La croce gloriosa


croce cammino neocatecumenale kikoLa croce gloriosa troneggia al centro di tutte le celebrazioni delle comunità del Cammino Neocatecumenale.

Fin dall'annuncio del kerygma nelle catechesi iniziali, viene posta al centro dell'assemblea accanto all'ambone per le celebrazioni della parola e dell'eucarestia, per la celebrazione delle lodi e nei grandi incontri vocazionali.

La croce astile è composta di quattro elementi: la parte della croce gloriosa con il crocifisso, due pezzi dell'asta e la base con tre piedi.

La parte alta si presenta in due versioni: gloriosa (mondo) e merkaba che Kiko vide nel laboratorio di un artigiano del ferro battuto a Fuentes (Spagna). Entrambe le versioni riportano quasi tutti gli stessi simboli, anche se posizionati in maniera diversa.

La croce gloriosa (mondo)

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Croce astile "mondo"
La croce gloriosa (mondo) è così detta per la sfera, raffigurante il globo terreste, sulla quale è piantata la croce gloriosa del Signore risorto, axis mundi che unisce cielo e terra, sulla quale Gesù Cristo ha mostrato la totalità dell'amore di Dio per tutti gli uomini. Immediatamente sopra la sfera si trova Maria orante. Nei Vangeli è riportata la presenza di Maria: Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala (Gv 19,25).

In questa versione la croce è attorniata da una raggiera che parte dalla figura del Cristo all'intersezione dei due assi. Alle estremità di questi i simboli dei quattro evangelisti nella rappresentazione tradizionale: Uomo (s. Matteo) e Aquila (s. Giovanni) nell'asse verticale, Bue (s. Matteo) e Leone (s. Marco) nell'asse orizzontale.

La croce merkaba

croce merkaba cammino neocatecumenale
Croce astile "merkaba"
La croce merkabà presenta alla sommità dell'asta la rappresentazione allegorica del carro di fuoco (2 Re 2, 1ss) ed ha nelle quattro direzioni le rappresentazioni degli evangelisti, il cui annuncio della Buona Notizia è diretto a tutto il mondo.

La croce è semplice, all'estremità degli assi si ritrovano simboli tradizionali dell'iconografia cristiana. Alfa e Omega nelle estremità orizzontali, il triangolo e un pane nelle estremità verticali. Nella parte posteriore della croce è incisa l'immagine di Maria che, come abbiamo già ricordato, stava presso la croce di Gesu.

Il Cristo crocifisso

Una sottolineatura è dovuta all'immagine del Cristo crocifisso che in entrambe le versioni è rappresentato regnate sulla croce, solenne, con il capo alzato, il corpo retto, le piaghe gloriose.

Le rappresentazioni iconografiche dal Rinascimento in poi ci hanno abituato all'immagine del Cristo sofferente che pende dalla croce, spesso rappresentato nel momento dell'ultimo respiro. In epoca Romanica, invece, la rappresentazione più frequente aveva caratteristiche diverse. Il Cristo, ritto sulla croce, spesso in abiti regali o sacerdotali, che annuncia la vittoria sulla morte.

Carmen Hernandez, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale con Kiko Arguello, trovandosi a Barcellona, visitava il Museo nazionale d'arte della Catalogna, che vanta una collezione di arte romanica tra le più significative al mondo, dove sono esposti crocifissi con queste particolarità.

La croce astile può presentarsi in due colorazioni: ottone dorato oppure ottone argentato. In base alle tradizioni delle varie località vengono acquistate le une o le altre.


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