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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Tappeti e moquette per la sala delle comunità neocatecumenali

Tappeti e moquette per la sala delle comunità neocatecumenali sono un componente indispensabile, ma che non è stato inventato dagli iniziatori del Cammino Neocatecumenale. La celebrazione della Pasqua cristiana affonda le proprie radici nella celebrazione della Pasqua ebraica. I Vangeli ci testimoniano come fosse importante, per Gesù e per il popolo ebraico che il luogo per la celebrazione della Pasqua fosse ben preparato. Riporta, infatti, il Vangelo di san Marco: Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, già pronta;

Il pane azzimo per la celebrazione delle comunità neocatecumenali

Le comunità del Cammino Neocatecumenale per la celebrazione Eucaristica utilizzano pane azzimo, di forma circolare che viene spezzato e distribuito per la comunione. L’art. 13 dello Statuto, approvato in via definitiva nel 2008, prescrive che il gruppo di preparazione per la celebrazione Eucaristica provveda, tra le altre cose necessarie, anche al pane, che secondo le norme canoniche “deve essere esclusivamente di frumento, confezionato di recente e azzimo, secondo l’antica tradizione della Chiesa latina”. Il pane infatti viene preparato il giorno stesso della celebrazione, dai fratelli della stessa comunità neocatecumenale che possono, inoltre, comunicare sotto le due specie. Il Concilio ha permesso, infatti, in alcuni casi la Comunione sotto le due specie, con la quale, grazie alla forma più chiara del segno sacramentale, si ha modo di penetrare più profondamente il mistero al quale i fedeli partecipano. Lo Statuto del Cammino prevede che in ogni celebrazione nell’itinerario di