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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

La celebrazione penitenziale nel Cammino Neocatecumenale

La Celebrazione penitenziale nel Cammino Neocatecumenale è la prima liturgia che si celebra durante le catechesi iniziali e nella stessa forma prosegue in tutto l'itinerario di iniziazione cristiana e di formazione permanente alla fede delle comunità neocatecumenali. Il rito della liturgia penitenziale Come il Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale anche le celebrazioni hanno ricevuto una approvazione specifica dal competente dicastero della Santa Sede. Con il Concilio Vaticano II il Sacramento della Penitenza è stato posto nuovamente alla luce del mistero pasquale di Cristo e legato al battesimo dal quale scaturisce come nuovo lavacro per i peccati. Il Cammino Neocatecumenale , andando alle fonti bibliche, ha sottolineato anche l'aspetto comunitario del peccato e delle conseguenze del peccato, e quindi della necessità che il sacramento della riconciliazione sia vissuto all'interno dell'assemblea orante, chiamata a conversione dell'ascolto dell

Il Santuario della Parola - Yeshivah

Il Santuario della Parola è il luogo per scrutare le Scritture in un clima di preghiera e contemplazione. Nel Santuario della Parola si trovano troni e sulla parete di fondo vi è un Tabernacolo che contiene, su due livelli, il Santissimo Sacramento e la Sacra Scrittura, secondo quanto indicato nella Dei Verbum (n. 21) . Scopriamo nel dettaglio l’origine e l’architettura del Santuario della Parola, non una semplice sala lettura, ma un luogo dove scrutare le Scritture: uno spazio di incontro dove si rende visibile, attraverso le Scritture, la storia di redenzione che Dio fa con il suo popolo. Nei seminari Redemptoris Mater è un luogo di incontro tra i seminaristi per la preghiera comune e personale. Un luogo per ascoltare la rivelazione divina contenuta nelle Scritture, e una cappella di adorazione, poiché nel Santuario della Parola si conservano all'interno del tabernacolo le specie eucaristiche consacrate. Per San Girolamo “ignorare le Scritture è ignorare il Cristo”. La