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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Candeliere a nove bracci Roveto e Menorà

Il candeliere nella versione Roveto Tra gli arredi per la celebrazione dell’Eucaristia c’è il candelabro a nove braccia il cui significato merita di essere conosciuto, perché intrinsecamente legato al piano di salvezza avviato con il popolo d’Israele e compiuto in Gesù Cristo. Il candelabro della festa delle luci Il candelabro a nove braccia viene utilizzato nella liturgia ebraica della festa di Hannukkà, denominata festa delle luci, che è la festa della luce di Dio e di Israele, che vive in mezzo alle persecuzioni e alle tenebre del mondo. Il significato profondo della festa è che Dio è la luce che vince le tenebre del paganesimo e dell’idolatria. In essa si celebra il miracolo della riaccensione della menorà del Tempio di Gerusalemme dopo la riconquista dei Maccabei. Il ritrovamento miracoloso di un vasetto d’olio che sarebbe stato sufficiente per un giorno e che invece ne durò otto. Per questo la festa di Hannukkà si celebra per otto giorni. In sostanza la festa d

Calice e patena (piatto) per la Celebrazione dell'Eucaristia

Calice e patena sono indispensabili per la celebrazione dell'Eucaristia. Nelle comunità del Cammino Neocatecumenale, cui è permesso comunicarsi sotto le due specie, si usano in una foggia particolare: il calice con dodici lati e la patena di otto lati. Vediamone le particolarità e l'utilizzo. Il calice o coppa Il calice viene descritto come recipiente per il vino della Celebrazione eucaristica, di materiale durevole, nobile, impermeabile ai liquidi: per lo più formato dal piede, dalla coppa vera e propria, uniti da una sorta di nodo centrale; in generale l'interno della coppa è dorato [Liturgia, Dizionario Piemme]. Il calice utilizzato nelle comunità neocatecumenali, è in silver con l’interno della coppa dorato, ha un’ampiezza che consente a tutti di comunicarsi, bevendo nello spigolo tra due lati. La patena o piatto La patena ha forma ottagonale, in silver, ultimamente con l’incisione di segni eucaristici, come pane e pesci della moltiplicazione dei pani. Su di e

Il Pantocratore - Le icone di Kiko Arguello

Kiko Arguello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, insieme a Carmen Hernandez, ha messo a servizio dell'evangelizzazione anche il suo talento artistico. Negli anni ha dipinto numerose icone, nel solco della tradizione iconografica orientale, che si è mantenuta nel corso dei secoli, a differenze della tradizione artistica in occidente che ha subito l'influsso delle varie epoche storiche e artistiche. Cominciamo oggi una serie di post per spiegare i dettagli delle singole icone che compongono la corona con i misteri della salvezza, consci che il descrivere un'icona, non avendola realmente di fronte certamente manca di qualcosa. Nella Chiesa Ortodossa, ad esempio, le icone sono considerate sacramentali, come l'acqua benedetta o gli esorcismi. Trattare un'icona come una mera opera d'arte sarebbe come una profanazione o una irriverenza per i cristiani. Le icone, come gli altri sacramentali, agiscono ex opere operantis.  L’oro che abbonda nelle icone, nello s