Calice e patena sono indispensabili per la celebrazione dell'Eucaristia. Nelle comunità del Cammino Neocatecumenale, cui è permesso comunicarsi sotto le due specie, si usano in una foggia particolare: il calice con dodici lati e la patena di otto lati.
Vediamone le particolarità e l'utilizzo.
Il calice utilizzato nelle comunità neocatecumenali, è in silver con l’interno della coppa dorato, ha un’ampiezza che consente a tutti di comunicarsi, bevendo nello spigolo tra due lati.
Kiko disse a Nunzio: “Ecco, questi saranno il calice e la patena per la celebrazione eucaristica delle comunità”.
Così si trovò la fabbrica che ancora oggi fornisce questi arredi alle comunità di tutto il mondo.
Qualora fosse necessario utilizzarne di più si portano nel seguente ordine: il piatto del presidente, tutti gli altri piatti, le coppe e per ultima la coppa del presidente.
Anche nelle celebrazioni del papa si evita di sistemare tutto in maniera disordinata sul corporale di chi presiede.
Vediamone le particolarità e l'utilizzo.
Il calice o coppa
Il calice viene descritto come recipiente per il vino della Celebrazione eucaristica, di materiale durevole, nobile, impermeabile ai liquidi: per lo più formato dal piede, dalla coppa vera e propria, uniti da una sorta di nodo centrale; in generale l'interno della coppa è dorato [Liturgia, Dizionario Piemme].Il calice utilizzato nelle comunità neocatecumenali, è in silver con l’interno della coppa dorato, ha un’ampiezza che consente a tutti di comunicarsi, bevendo nello spigolo tra due lati.
La patena o piatto
La patena ha forma ottagonale, in silver, ultimamente con l’incisione di segni eucaristici, come pane e pesci della moltiplicazione dei pani. Su di essa si depone il pane azzimo per la Celebrazione dell’Eucaristia. Il bordo è piuttosto ampio per evitare che nello spezzare del pane si perda qualche briciola.Un aneddoto sulla scelta di piatto e coppa
Il calice con dodici lati e la patena ottagonale hanno una loro genesi: furono scelti da Kiko che li vide esposti nella vetrina dell’argentiere Fornari in via del Gambero a Roma, mentre passava di là casualmente insieme a Nunzio Chimenz (allora responsabile del centro neocatecumenale di Roma).Kiko disse a Nunzio: “Ecco, questi saranno il calice e la patena per la celebrazione eucaristica delle comunità”.
Così si trovò la fabbrica che ancora oggi fornisce questi arredi alle comunità di tutto il mondo.
Come si portano all’altare calice e piatto?
Per la celebrazione in piccole comunità potrebbero essere sufficienti un piatto ed un calice, che si portano all’altare nel modo consueto, prima il pane e poi il vino.Qualora fosse necessario utilizzarne di più si portano nel seguente ordine: il piatto del presidente, tutti gli altri piatti, le coppe e per ultima la coppa del presidente.
Come si posizionano sulla mensa calice e piatto?
Qualora fosse necessario sistemare sulla mensa più piatti e calici è necessario mantenere ordine e simmetria. Generalmente si sistemano i piatti sui lati dei ceri e le coppe nel lato di fronte chi presiede.Anche nelle celebrazioni del papa si evita di sistemare tutto in maniera disordinata sul corporale di chi presiede.
Pulizia e conservazione
Al termine della celebrazione, dopo che piatto e calice sono stati purificati, è opportuno che siano lavati per essere riposti. Bisogna prestare attenzione a non impilare i calici uno sopra l’altro, perché la base potrebbe graffiare la doratura interna della coppa. Piccoli graffi possono velocizzare il processo di usura. Similmente bisognerebbe evitare di riporre il calice sopra il piatto senza uno strato di protezione.Si rischia di graffiare il piatto |
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